Come lo faccio /u·ni·ci·tà/

Laura Gherardini - coach strategico - come lo faccio
COACHING

Come lo faccio

Pazienza, intuito e ascolto profondo: il mio approccio al Coaching è unico e si basa sulla mia esperienza, formazione eclettica e continua ricerca.

Non con una bacchetta magica, ma con un impegno reciproco - insieme - costruiremo il tuo percorso di crescita: definiremo obiettivi realistici, supereremo le tue barriere ed esploreremo il tuo potenziale per una vita più ricca di significato, felicità e successo.

Lasciare l’impronta

Il percorso di Coaching porta sempre l’impronta personale di chi lo conduce.

Pazienza, curiosità, intelligenza emotiva e psicologia sono caratteristiche importanti, parte integrante del bagaglio professionale e umano che ho coltivato.

Inoltre, negli ultimi vent’anni e più ho sfruttato qualsiasi momento libero per lavorare a nuovi progetti, studiare, leggere, approfondire e mi sono così costruita la persona che sono oggi.

Seguo spesso tracce che mi portano a temi apparentemente lontani dal mio lavoro, che però sento affini e che mi completano come donna e come professionista.

Lo faccio con parole mie

La mia formazione professionale è eclettica perché ho sempre scelto di seguire l’istinto e la curiosità che mi portavano ad andare oltre lo stretto indispensabile (Laurea in Biologia e Specializzazione in Nutrizione, Master in Probiotica, Master di Coaching secondo il metodo del professor Giorgio Nardone e del dottor Filippo Ongaro), per il piacere di apprendere e spaziare in tanti campi della conoscenza umana.

Posso trattare le situazioni problematiche con cognizione di causa perché anch’io ho compiuto il percorso per sciogliere i miei nodi e le mie difficoltà, facendomi aiutare da professionisti.

Questo mi permette di sostenerti e incoraggiarti, in quanto conosco la strada e le possibili difficoltà, anche se sono sempre pronta a farmi sorprendere e far fronte all’imprevisto.

Coltivare la fiducia

Persuadere qualcuno significa ‘condurlo soavemente a sé’.

Per poterlo fare è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia, che si costruisce nel tempo, quando la persona percepisce la mia competenza nelle problematiche che mi sta portando, sente che posso essere d’aiuto e sa che quando ha bisogno di qualcosa mi trova sempre.

Con la fiducia ogni obiettivo diventa raggiungibile e i clienti che mi richiamano anche dopo anni continuando a esprimere la loro soddisfazione e gratitudine ne sono la prova.

Chi sei e dove stai andando?

Domanda difficile?
Se non ottieni i risultati che desideri forse è il momento di portela.

Se ti capita di essere incostante e mollare quasi subito ogni percorso chiediti perché. Di solito le persone si arrendono perché non ottengono subito risultati pazzeschi e restano deluse.

Ma è proprio quando non vedi vicino il punto di arrivo che devi insistere.

Se perdi 3/4 kg in un mese e dici «pensavo di più», potresti avere un'aspettativa irreale.

Cosa ti aspetti dal Coaching?

I clienti hanno l'aspettativa che da un mese all'altro si devono trasformare radicalmente.

Il punto è chiarire fin dall’inizio che cosa ci si aspetta dal Coaching.

Nella prima e seconda seduta otterrai quelli che forse ti sembreranno modesti risultati, perché serve il giusto tempo per comprendere cosa ti spinge a venire da me, che cosa ti muove, cosa ti frena nel perseguire gli obiettivi.

Ricorda che l'aspettativa crea delusione certa, quindi è bene arrivare scevri da preconcetti.

Per questo chiedo alle persone di condividere con me le loro aspettative, spesso eccessive e inadeguate, per partire con il piede giusto e godersi i primi piccoli successi.

Facciamo un accordo terapeutico

Dimmi quello che vuoi ottenere e ci accordiamo sugli obiettivi da raggiungere.

Incluso (forse) il numero di sedute necessarie.

Fatina senza bacchetta magica


Quando ti prometto che ti condurrò verso la tua ‘migliore versione di te stesso’, è bene che tu ricordi che, anche se può sembrare magia, non possiedo la bacchetta magica e tu dovrai fare la tua parte.

Per costruire il tuo nuovo sé è necessario che visualizzi l’immagine ideale che ti rappresenta, ti fa sentire a tuo agio e ti fa provare autostima.

Questa sarà l'immagine che porterai nel mondo, grazie alla quale ti muoverai senza più timori né paura del giudizio altrui.

Così ti sentirai forte.

Ti sembrerà magia, ma non lo è.

Tu: la persona più importante

Ti ascolto, ricordo le tue parole e anche quello che mi hai detto magari tanto tempo prima.

Ti faccio tante domande, con interesse e ascolto con il cuore le tue risposte.

Non giudico e non do consigli non richiesti o banali.

Puoi dirmi con fiducia se ci sono aspettative deluse e insieme cercheremo di capire cosa sia successo.

Ti accolgo

Quando arrivi ti accolgo in uno spazio dedicato, con un tavolino e due poltroncine morbide di colore chiaro.

Abbasseremo le luci e, in un ambiente rilassante e tranquillo, quando ti sarai messo a tuo agio, cominceremo a conoscerci.

Ti ascolto con il Cuore

Ti ascolto attenta, immedesimandomi.

Senza immergermi nei tuoi problemi, mantengo la giusta distanza nella relazione, ma attivo la parte empatica senza sovrappormi, lasciandoti spazio e libertà di espressione.

Penso solo a te, a compiere qualche azione che ti faccia bene.

Amplifico tutti i sensi che mi servono.

Vedo i segnali che mi fai arrivare.

Ascolto tra le righe, non solo le parole, ma anche le intonazioni, le pause, i modi di dire, i toni emozionali.

Persino l’olfatto entra in gioco, con la sua ipersensibile partecipazione.

Tutto il mio corpo, la mia psiche e la mia mente sono protesi nell’impegno di raggiungere la massima comprensione delle tue parole, emozioni e sentimenti.

Quello che le persone non dicono

Quando ti ascolto con tutti i sensi all’erta, oltre a sentire le parole che pronunci, ti guardo, ti percepisco e colgo le pause, i piccoli segnali di esitazione o imbarazzo, nel volto o negli occhi.

So che l’insieme delle parole e del ‘non detto’ acquistano significato quando, grazie all’intuizione, riesco a riunirli in un messaggio di senso compiuto.

Scientificamente ogni intuizione va comunque verificata e quindi, al momento della ‘ristrutturazione’ conclusiva a fine sessione, ti pongo alcune domande per accertarmi di aver ben compreso e ti porto esempi di casi gestiti, simili al tuo.

Non ti stupire se avrò capito anche qualcosa che non hai detto in modo esplicito.

Succede proprio perché sono qui per te.

Un cesto per te

Immagina il mio lavoro e la mia consulenza come un capiente cesto di vimini in cui puoi riporre pensieri e problemi.

Alla fine della sessione da quel cesto prendi solo ciò che ti serve e ti porti via qualcosa di utile, buono per te e più leggero.

A ogni incontro otterrai qualcosa che si sarà trasformato.

In meglio.

Ti capisco

Nel mio lavoro e nella mia vita la relazione è fondamentale.

Senza creare relazioni di valore le persone non si possono aprire a te, non si possono fidare e affidare, non ti possono prendere come esempio e non crederanno a quello che dici.

Una volta instaurata una relazione forte, ti sentirai capito e, qualsiasi cosa ti venga proposta o consigliata, verrà fatta di buon grado, grazie alla fiducia e all’empatia.

Perché scegliere il Coaching con me?

Il Coaching che ti propongo ha una base scientifica, costruita in una vita di studi ed esperienza nella pratica professionale di aiuto.

È l’emanazione della mia unicità come essere umano e come professionista e possiede la mia impronta personale:

- accoglienza
- ascolto attivo
- empatia
- pazienza
- disponibilità a rispondere a dubbi e quesiti
- rapporto diretto con me, senza intermediazioni